Acqua, detrazioni al 50% anche per il risparmio idrico: ecco come

Non si incentiva in alcun modo il recupero e il risparmio di materia, quando va bene si parla di rinnovabili e efficienza energetica, oppure di ristrutturazioni o improbabili armadi a muro: non molti sanno però che sin dal 2008 è possibile agevolare l’acquisto – attraverso il meccanismo delle detrazioni – non solo di pompe di calore ad alta efficienza, di impianti geotermici a bassa entalpia ma anche tutti i prodotti che generalmente sono connessi all’installazione di caldaie in particolare, filtri addolcitori, sistemi di dosaggio e prodotti per il condizionamento dell’acqua sanitaria e circuiti di riscaldamento. Non solo un risparmio energetico quindi, ma, nello specifico, anche un evidente risparmio idrico.

Lo ricorda l’Associazione Aqua Italia, federata ANIMA-Confindustria, presenta le novità introdotte dalla Legge di stabilità per il 2014 che riguardano anche il comparto del trattamento dell’acqua che infatti spiega: la legge di stabilità per il 2014 (n. 147 del 27 dicembre 2013) ha prorogato fino al 31 dicembre 2014 le detrazioni delle spese per interventi di risparmio energetico e per ristrutturazione del patrimonio edilizio e ha altresì introdotto la detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe A+ finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto dell’intervento. E quindi anche quelle suddette  Le spese sono detraibili nella misura del 65% se sostenute tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2014 e del 50% se sostenute dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015. In caso di interventi su parti comuni degli edifici condominiali le aliquote saranno del 65% per le spese del primo semestre 2015 e del 50% per quelle sostenute dal secondo semestre 2015 al primo semestre 2016.

Per quanto riguarda le ristrutturazioni, le spese sostenute per l’acquisto di filtri addolcitori, sistemi di dosaggio e prodotti per il condizionamento dell’acqua sanitaria e circuiti di riscaldamento godono della detrazione del 50%, in caso di interventi su singole unità abitative, in ambito di una manutenzione straordinaria e, nel caso di interventi su parti comuni di edifici condominiali, nell’ambito di una manutenzione ordinaria.

In un apparente dedalo di norme e agevolazioni, quindi, i vantaggi per l’utente finale, ben assistito da installatori professionisti e aziende leader del settore, può essere concretamente rilevante ed è importante che si diffonda nella misura maggiore possibile l’informazione circa le possibilità con cui oggi, tutti gli italiani, possano avere delle abitazioni più efficienti con un importante risparmio economico e ambientale.

Fonte: www.greenreport.it

Il deposito cauzionale

Dal 1° Giugno è entrato in vigore il nuovo metodo di calcolo
Delibere n.86 del 28 febbraio e n.643 del 27 diicembre 2013 – AEEGSI,Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico

Dal 01 giugno 2014 è entrato in vigore il metodo di calcolo del deposito cauzionale secondo le disposizioni indicate dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e i Servizi Idrici (AEEGSI) con delibere n.86 del 28 febbraio 2013 e n.643 del 27 dicembre 2013.

Tali disposizioni prevedono che il deposito cauzionale, da applicarsi a tutti i clienti ad eccezione degli usi pubblici, sia determinato sulla base del consumo medio storico della singola utenza riferito all'anno solare precedente o, in mancanza di consumo storico, del consumo medio annuo per tipologia d’uso.

Il calcolo del deposito cauzionale è determinato dal corrispettivo trimestrale delle quote fisse e variabili, in applicazione della tariffa vigente e in rapporto al servizio di cui l’utenza fruisce. Per gli usi domestici con più di un modulo contrattuale è applicata una riduzione del 40%. I nuovi contratti beneficiano di una dilazione in fattura, con l’addebito di tre rate consecutive di importo rispettivamente pari al 50%, 25% e 25%. Per usi diversi dal domestico e con consumi superiori a 500 mc/anno sono previste forme di garanzia alternative al deposito cauzionale.

Il deposito non viene addebitato - o qualora addebitato viene restituito - agli utenti destinatari di bonus idrico, ed ai domiciliati SEPA che abbiano registrato nell'anno solare precedente consumi inferiori a 500 mc.

Il ricalcolo del deposito cauzionale viene effettuato annualmente, secondo le medesime modalità su esposte.  Il ricalcolo, per il solo anno successivo, non avrà luogo qualora la variazione di consumo non sia superiore al 20% in più o in meno rispetto al consumo adottato per la determinazione del deposito dell’anno precedente.

Qualora il ricalcolo del deposito produca un credito a favore del cliente, questo sarà restituito con la prima fattura utile. Diversamente, qualora il ricalcolo evidenzi un debito, lo stesso sarà addebitato in due rate nelle due successive fatture consumi.

Il deposito cauzionale è fruttifero e quindi, in caso di restituzione, viene maggiorato degli interessi legali, con l’aliquota vigente, a partire dal 01 giugno 2014.

Il deposito cauzionale potrà essere utilizzato per compensare situazioni di morosità. In tale evenienza il deposito sarà ricostituito con riaddebito nella prima fattura utile.

I depositi cauzionali già versati, prima dell’entrata in vigore delle disposizioni AEEGSI, saranno ricalcolati e le eventuali differenze, se a debito per l’utente saranno rateizzate nelle successive due fatture consumi, diversamente saranno restituite con la prima fattura utile. 

 

Fonte: Acquedotto Pugliese

UTILI CONSIGLI PER EVITARE LO SPRECO DI ACQUA

Ogni giorno è comune abitudine consumare litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita. Evitare di consumare acqua inutilmente può essere una delle prime fonti di risparmio.

Ecco quindi tutti gli accorgimenti da mettere in pratica nelle nostre case ogni giorno per non sprecare acqua:

  • Applicate un riduttore di flusso ai rubinetti di casa: l’acqua si miscela con l’aria, risparmiando fino al 30% di acqua.
  • Scegliete la doccia invece del bagno: in media, riempire la vasca comporta un consumo d’acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia.
  • Tenete aperto il rubinetto solo per il tempo necessario.
  • Acquistate elettrodomestici di classe A+ progettati per ridurre il consumo di acqua. Il prezzo d’acquisto forse sarà più alto ma il vantaggio in termini di risparmio energetico ripagherà la cifra spesa.
  • Effettuate i lavaggi in lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e pulite periodicamente il filtro dell’elettrodomestico. Occhio anche alla quantità di detersivo utilizzato: lavatrici e lavastoviglie di buona qualità funzionano perfettamente anche solo con la metà della dose indicata nelle confezioni. Evitate inoltre i lavaggi a temperature molto elevate: ad esempio, per quanto riguarda i capi da lavare in lavatrice, le temperature intorno ai 50-60 gradi sono più che sufficienti e fanno durare di più i tessuti.
  • Lavate piatti, frutta e verdura in una bacinella e usate l’acqua corrente solo per il risciacquo.
  • Riutilizzate l’acqua adoperata per lavare le verdure per innaffiare il giardino.
  • Innaffiate le piante di sera: dopo il tramonto l’acqua evapora più lentamente.
  • In bagno, scegliete uno sciacquone con lo scarico differenziato e doppio pulsante.
  • Fate un controllo periodico chiudendo tutti i rubinetti: se il contatore dell’acqua gira lo stesso c’è una perdita.
  • Quando lavate l’auto, usate il secchio e la spugna: si risparmi molta acqua rispetto al getto della canna.
  • Raccogliete l’acqua piovana e quella dei climatizzatori e sfruttatela per gli usi non potabili, ad esempio per lavare l’auto e innaffiare il giardino.
  • Provvedete a una corretta manutenzione: un rubinetto che perde una goccia al secondo disperde in un anno circa 5.000 litri.

Fonte: nonsprecare.it

Carabinieri scoprono impianto abusivo capace di prelevare 10 litri al secondo: arrestato agricoltore nel barese

Militari dell’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con tecnici dell’AQP, hanno colto in flagranza di reato ed arrestato un uomo con l’accusa di furto d’acqua.

L’impianto abusivo, posizionato nell’agro di Rutigliano, in contrada Sant’Antonio, sulla condotta Gioia-Bari, era capace di prelevare ben 10 litri al secondo, una quantità di risorsa sufficiente a soddisfare un abitato di 3000 residenti. L’azione fraudolenta veniva compiuta per poche ore al giorno e saltuariamente, una modalità che ha creato ulteriori difficoltà ai personale impegnato nelle operazioni.

Il successo dell’operazione si è reso possibile grazie al lavoro attento e scrupoloso dei Militari dell’Arma dei Carabinieri di stanza nel Comune del sud est barese, oltre all’utilizzo di un sofisticato sistema di telecontrollo, l'innovativo apparato di controllo in remoto dei flussi idrici che permette interventi puntuali in caso di anomalie nel sistema di alimentazione della distribuzione extraurbana.

L'acqua è un bene comune che impone diritti e doveri. In capo alla collettività quella di contribuire al mantenimento degli standard di qualità del servizio richiesti. Il servizio svolto da Acquedotto Pugliese, infatti, ha un costo e viene svolto senza alcun intervento della fiscalità generale, ma semplicemente grazie al pagamento di un corrispettivo da parte dei titolari dei contratti di somministrazione che, con la correttezza dei loro comportamenti, garantiscono a tutti la fruibilità del bene.

Il recupero del corrispettivo per il servizio erogato, ma non riscosso, si applicherà fino a 10 anni dalla scoperta del prelievo abusivo.

"Esprimiamo soddisfazione e gratitudine per l’efficacissima azione condotta dall’Arma dei Carabinieri a difesa dell’acqua pubblica. L’acquedotto Pugliese gestisce oltre 20.000 km di reti di adduzione e distribuzione idrica, e la capillare e vigile presenza dell’Arma su tutto il territorio regionale rappresenta per tutti noi un contributo insostituibile alla difesa di questo grande patrimonio infrastrutturale a servizio di tutti noi" ha dichiarato l’Amministratore Unico Nicola Costantino.

 

Fonte: Acquedotto Pugliese

PROTEGGETE I VOSTRI CONTATORI

Non tutti sanno che il freddo può essere una causa di malfunzionamenti e guasti per il nostro contatore idrico. Sono sempre più frequenti infatti interventi di manutenzione o sostituzione del contatore, che vanno frequentemente incontro a rotture o guasti per effetto del gelo, poiché a seguito della dilatazione volumetrica nel passaggio di stato acqua-ghiaccio si determina la rottura o la deformazione del cristallo o della camera di misura. I contatori che risultano maggiormente a rischio sono quelli installati all’esterno delle abitazioni, in ambienti non isolati dal freddo e anche in appartamenti utilizzati raramente.

Vi riportiamo di seguito alcuni utili consigli per evitare che il freddo danneggi il vostro contatore: 

  • In presenza di contatori collocati esternamente ai fabbricati, in locali non riscaldati o non abitati, se la temperatura esterna dovesse risultare per più giorni al di sotto dello zero, e' consigliabile lasciare che da un rubinetto fuoriesca un filo d'acqua. E' sufficiente una modesta quantità, evitando inutili sprechi, per prevenire il congelamento e quindi il possibile guasto dell’apparato; 
  • Se possedete un contatore in un locale non riscaldato ricordatevi di proteggerlo rivestendolo con del materiale isolante (polistirolo, poliuretano espanso o materiali simili); 
  • Isolate ermeticamente dall’ambiente esterno le postazioni nelle quali è contenuto il vostro contatore. Basta usare materiali isolanti, come ad esempio polistirolo o poliuretano espanso, facilmente reperibili presso rivenditori del settore edile. Per isolare in modo adeguato lo spessore minimo dei pannelli deve essere di almeno 3 cm per le pareti e 6 cm per lo sportello; 
  • Non coprite le tubature dell'acqua con lana di vetro o stracci: questi materiali possono assorbire acqua e peggiorare la situazione, oltre a costituire un potenziale luogo di annidamento per insetti e sporcizia. Naturalmente ogni protezione deve in ogni caso lasciare scoperto il quadrante delle cifre, per permetterne la lettura; 
  • Se possedete un contatore in un appartamento disabitato, e' consigliabile chiudere il rubinetto a monte del misuratore e provvedere allo svuotamento dell'impianto interno.